Home Recensione libri Friedrich Maier, Warum Latein? Zehn gute Gründe

Friedrich Maier, Warum Latein? Zehn gute Gründe

by Mariapina Dragonetti

ed. Reclam, Stuttgart 2008

L’autore, che ha già pubblicato diversi saggi sulle lingue classiche, il loro insegnamento e il loro rapporto con la cultura europea, si propone in questa breve opera di dare motivazioni per lo studio del latino.

Dopo un capitolo intitolato Was ist Latein?, in cui si fa il punto sull’importanza storica del latino nella formazione dell’Europa e sulla situazione attuale dell’insegnamento di tale disciplina in Germania, si giunge alla parte centrale del testo che riprende il titolo e affronta le dieci motivazioni per lo studio del latino. Queste motivazioni sono, nell’ordine: 

  1. Il latino serve per un’approfondita conoscenza linguistica;
  2. Il latino è un buon esercizio per la madrelingua (particolarmente interessante questo punto, dato che si parla di una madrelingua non neolatina.;
  3. Il latino è una scuola dello spirito (con citazione da M. Lutero);
  4. Il latino serve da ponte per l’apprendimento delle lingue straniere;
  5. Il latino è un laboratorio di analisi per smascherare la falsa retorica;
  6. Il latino ci conduce alle radici dell’Europa;
  7. Il latino è il prezioso deposito dello scenario linguistico europeo;
  8. Il latino è il luogo di studio per i testi fondamentali europei;
  9. Il latino è il punto d’incontro con uomini che hanno cambiato il mondo;
  10. Il latino porta alle fonti della poesia e della filosofia.

Come si vede, le motivazioni sono un po’ ripetitive (dieci sembra essere una buona cifra tonda) e sono riassumibili in alcune linee: l’utilità pratica per l’apprendimento linguistico; l’imparare a ragionare; le radici dell’Europa; l’incontro con testi poetici e filosofici. Tutte queste linee sono sicuramente condivisibili, anche se le prime due, le più tradizionali nella propaganda pro-latino anche da noi,  ci sembrano un po’ forzate e strumentali. Quanto alle altre due, sarebbe auspicabile che si prendesse in considerazione anche il greco, che come fonte di poesia e filosofia è certo più accreditato.

Comunque un’opera interessante per la conoscenza di situazioni e idee al di fuori dell’Italia.